Indice del manuale

Orientamento affettivo e sessuale

L’orientamento riguarda ognuno/a di noi. È l’attrazione affettiva, amorosa e sessuale che si può provare verso le altre persone. Ad esempio, può essere eterosessuale quando è rivolto a persone dell’altro sesso, omosessuale se è rivolto a persone dello stesso sesso e bisessuale quando è rivolto a persone di entrambi i sessi. Non si sceglie e non può venire imposto o modificato dall’esterno! Per qualcuno/a ci vuole tempo per capire da chi si è attratti/e e per definirsi, mentre per altri/e è già chiaro fin dall’infanzia o dall’adolescenza. Riconoscere il proprio orientamento affettivo e sessuale vuol dire scoprire una parte importante di sé. C’è chi preferisce definirlo e viverlo apertamente e chi, invece, ne fa un’esperienza più riservata. Identificarsi in una categoria precisa per qualcuno può essere rassicurante, per qualcun altro l’orientamento viene vissuto in maniera più fluida.

Omofobia

Dare per scontato che tutte le persone siano eterosessuali è un pregiudizio ancora molto diffuso che può portare a considerare l’omo-bisessualità come qualcosa di anormale o come una malattia. Con il termine omofobia si intendono pensieri, sentimenti e comportamenti negativi e/o aggressivi nei confronti delle persone non eterosessuali o che non vengono considerate tali. Può voler dire prendere in giro, insultare, disprezzare, discriminare e maltrattare fino ad agire violenza fisica. L’omofobia può essere causata da fattori sociali, relazionali e personali.


La paura di qualcosa che si percepisce come diverso dalla norma o il timore di essere considerati/e diversi/e possono giocare un ruolo importante. Comprendere, invece, che non c’è una regola che definisce cosa è giusto e cosa è sbagliato, può aiutare a riconoscere e rispettare che ci sono infiniti modi per amare e stare insieme.

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